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Addio a Davide Rebellin, che lascia la vita sull’asfalto dove ha vissuto

Addio a Davide Rebellin - Rebellin che esulta

Addio a Davide Rebellin, L’atleta aveva 51 anni e ci lascia, investito da un camion mentre era in sella alla sua bici.

Addio a Davide Rebellin

Nel corso della sua lunga carriera aveva vinto molto, tra l’altro un’edizione della Amstel Gold Race; una Liegi-Bastogne-Liegi e anche una tappa dal Giro d’Italia, per non parlare delle tre Freccia Vallone. Rebellin aveva avuto una lunga carriera in sella alla bici e aveva chiuso con il professionismo da pochissimo. Tra le sue vittorie più importanti ora ricordiamo nel suo stile che ha fatto scuola. Lui, il campione di Lonigo, dopo 30 anni di professionismo che si portava scritto in faccia, come un po’ tutti i ciclisti, è andato via in un attimo.

Addio a Davide Rebellin - Vittoria del campione

Come dicevo, aveva chiuso la carriera poco più di un mese fa, con la partecipazione alla Veneto Classic. Rebellin, seguito da tantissimi tifosi in una carriera lunghissima, meritava un sentiero molto diverso, invece quel nastro d’asfalto l’ha tradito. Classe 1971, la prima corsa risale al 5 agosto 1992, quattro giorni prima del suo 21esimo compleanno.

Ciclisti su strada

Invece l’ultima corsa, 16 ottobre 2022, a 51 anni compiuti alla Veneto Classic, 197,6 chilometri da Treviso a Bassano del Grappa su strada, pavè e gravel. Un lutto che spezza una vita senza macchia e fatta di sacrificio. In carriera contiamo 70 vittorie. Bellissima e sentita una maglia iridata da junior nella 70 km nel 1989. Poi 6 giorni in maglia rosa al Giro 1996 e ben due partecipazioni ai Giochi olimpici, che hanno sempre un sapore sportivo diverso.

Addio a Davide Rebellin - Ciclista in salita

Rebellin ha vissuto un periodo da n. 1 al mondo, diventando in trent’anni un grande esempio di dedizione alla bici e al ciclismo puro e vero. Davide è stato uno dei migliori corridori italiani e nel mondo, soprattutto per educazione e coraggio. Aveva voluto chiudere la carriera agonistica dopo 30 stagioni, ma dalla bici non voleva scendere.

Addio a Davide Rebellin ciclista vicentino

Da lunedì 17 ottobre, aveva detto: “non cambierà molto per me, solo non metterò la stessa intensità nell’allenamento, ma in bici andrò sempre”. Rebellin, aveva cominciato da B2 con la Pizzini di Malcesine dove vinceva cinque-sei gare di media ogni anno. E si vedeva la stoffa. L’esordio con i grandi nel 1992 a Camaiore, come Pantani, prima vittoria nel 1993 all’Hofbrau Cup in Germania. La prima vittoria con giubilo e mani al cielo è stata nel 1995 in volata su 40 corridori in una tappa del Giro del Trentino; davanti Frattini, Ferrigato, Fondriest, Berzin. Tante le vittorie, ma il vuoto che Davide lascia è davvero profondo. Tragica la circostanza in cui la famiglia ha saputo la notizia. Un fratello di Rebellin, Carlo, ha appreso dai media che c’era stato un incidente nella zona di Montecchio e un tuffo al cuore. Si è recato sul posto, riconoscendo la bici del fratello.

Fonte foto – Facebook

Addio a Davide Rebellin, che lascia la vita sull’asfalto dove ha vissuto ultima modifica: 2022-11-30T20:16:53+01:00 da simona aiuti

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