Alla primaria Zecchetto è arrivato un defibrillatore, installato in palestra a servizio sia della scuola sia delle società sportive.
Lo strumento, donato da un privato alla Croce Verde Vicenza, è stato installato nell’ambito del progetto “Con il cuore per il cuore” proprio alla primaria Zecchetto in virtù dell’elevato numero di utenti che ogni giorno frequentano l’istituto e la palestra.
Per dare modo al personale della scuola di essere pronto ad utilizzare nel migliore dei modi il defibrillatore, scuola e Comune hanno promosso e sostenuto l’organizzazione di un corso di abilitazione a cui hanno aderito 7 persone.
Il corso è curato dal centro di formazione Irc, Italian Resuscitation Council, ente formativo accreditato dalla Regione Veneto.
Il defibrillatore installato alla scuola Zecchetto è il 94° strumento posizionato dall’associazione Croce Verde nell’ambito del progetto “Con il cuore per il cuore”, avviato nel 2013 per collocare a Vicenza e in alcuni comuni limitrofi l’importante dispositivo salvavita. Grazie a questa campagna, che ha visto negli anni il sostegno di Comune di Vicenza, di associazioni sportive, enti e privati, il livello di cardioprotezione del territorio è cresciuto in maniera esponenziale, ponendo in particolare la città ai primi posti in Italia per numero di strumenti e di cittadini formati al loro utilizzo.
Il territorio comunale di Vicenza ad oggi può contare su oltre 60 defibrillatori, di cui 15 in teche riscaldate e allarmate in aree accessibili h24. Tutti i defibrillatori del progetto sono dotati di telecontrollo e geolocalizzazione, per trasmettere in tempo reale lo stato di funzionamento e la posizione di ogni dispositivo, oltre alla chiamata diretta alla centrale operativa SUEM 118.
Dati sull’arresto cardiaco
L’arresto cardiaco improvviso è un evento che, in Italia, ogni 8 minuti colpisce persone di ogni età. Di queste, almeno il 35% potrebbe essere salvato intervenendo rapidamente entro i primi 5 minuti.
La percentuale di sopravvivenza cala drasticamente allontanandosi dalle strutture ospedaliere; infatti la percentuale di sopravvivenza in ambiente extra-ospedaliero, ma con presenza di ambulanza (ad esempio alle manifestazioni sportive), raggiunge circa l’80%, in ambiente extra-ospedaliero e in assenza di defibrillatori pubblici è compresa tra l’1 e il 10%.
Il mondo sportivo e scolastico non è ovviamente immune de questo scenario: i casi di morte cardiaca improvvisa tra chi pratica sport, ad esempio, tra il 2006 e il 2012 sono stati 592, di cui il 31,8% relativo a persone di età inferiore ai 35 anni.
La problematica riguarda solo lo 0,5% del mondo sportivo professionale, rappresentando, di fatto, una piaga dello sport amatoriale.
Un’analisi americana condotta su 1710 scuole dotate di defibrillatore ha registrato casi di arresto in 36 istituti (2,1%) che hanno coinvolto 14 studenti e 22 adulti.
In 30 di questi casi è stato applicato il defibrillatore e la percentuale di sopravvivenza è risultata pari al 64%, infatti ben 23 persone sono sopravvissute senza danni neurologici (9 studenti e 14 adulti). La percentuale di sopravvivenza in scuole senza defibrillatori è inferiore al 10%.
Il progetto
Il “Progetto Vita di Vicenza”, nato nel 1998, conta ad oggi una copertura degli impianti sportivi a livello provinciale del 30%.
Si sono registrati 18 episodi di arresto di cui 10 avvenuti in impianti cardioprotetti e 8 in impianti senza defibrillatore; sui 10 casi in cui rapidamente è stato possibile applicare il defibrillatore, 9 persone si sono salvate e nessuna ha presentato danni neurologici; purtroppo gli altri 8 casi contano solo 2 sopravvissuti, uno dei quali, un ragazzo di 13 anni, con danni neurologici irreversibili.