Cosa visitare nel vicentino? Non abbiamo bisogno di andare lontano per visitare delle belle cose. Possiamo fare un bel giro e fermarci in direzione val di Chiampo, dove c’è Arzignano. L’abitato, di origine paleoveneta, conserva il Rione Castello, un agglomerato di case raccolte in una cinta di mura originaria del XIV sec, opera degli Scaligeri.
Cosa visitare nel vicentino
Qui si possono ammirare la settecentesca Villa Matterello, attribuita a Francesco Mattoni, e Villa Montanari, anch’essa del ‘700. Possiamo fare un salto a Tezze, e visitare la Cappella di Sant’Agata, del XV sec. Riprendiamo l’auto e andiamo verso la val d’Agno, perché a Montecchio Maggiore troviamo i resti della dominazione scaligera, con architettura militare trecentesca nel Castello della Villa, detto di Romeo, o il castello di Bella Guardia, detto di Giulietta.
Risalendo in auto e andando verso Recoaro Terme, possiamo fare un’escursione alla Montagna spaccata, fermarci a Recoaro Terme, le cui sorgenti c’invitano a un po’ di relax. Perché non prendere la seggiovia per Recoaro Mille; un pianoro nel cuore delle Piccole Dolomiti in cerca di frescura? Un’altra idea è quella di raggiungere località come Malo, e visitare il Museo della civiltà rurale del Vicentino. Oppure un salto a Schio e salire la stretta valle fino a Pian delle Fugazze.
Recoaro Terme
Possiamo risalire e arrivare al Sacello-ossario del Pasubio; monumento in memoria dei caduti italiani e austriaci. Infine giungere a cima Palòn. Un’idea potrebbe essere quella di fare invece il sentiero delle Gallerie; 52 condotti costruiti durante la Grande guerra, fino alla Strada degli eroi. Un’idea niente male potrebbe essere andare nella Val d’Astico, giungere a Thiene e poi proseguire verso Tonezza del Cimone. Thiene merita sicuramente una visita in Villa Da Porto Colleoni; un unicum nel contesto veneto di nobili dimore.
Troviamo forme veneziane, abbellite da affreschi dal Veronese. Altro elemento di pregio è il Duomo, con opere di scuola veneziana del ‘600 – ‘700. Nelle vicinanze, merita la “prima casa villa” di Andrea Palladio – Villa Godi Valmarana. Vale anche la pena visitare il centro storico di Piovene-Rocchette. Continuiamo il nostro viaggio fino al pianoro con larici, abeti e faggi, in località Tonezza del Cimone.
Ville del Palladio se cercate cosa visitare nel Vicentino
Se vi va, potete proseguire vero l’altopiano d’Asiago o dei Sette Comuni, abitato dieci secoli fa dai Cimbri. Ci si può avventurare lungo i sentieri che conducono a trincee e mulattiere, teatri della Prima Guerra. Se invece preferite tuffarvi nel mito, a Rotzo si trova l’Altar Knotto; antico luogo di culto dei Cimbri, di cui oggi si conservano numerose tradizioni. E’ l’occasione di assaggiare prodotti tipici come la patata di Rotzo e il formaggio Asiago. Tra l’Altopiano e il Grappa, il solco della Valsugana, arriviamo a Bassano del Grappa.
Qui perché non fare una passeggiata sul Ponte degli alpini? In fondo al ponte merita una visita la Taverna al Ponte che permette l’accesso al Museo degli Alpini. Bassano è nota per la produzione di ceramiche, la coltivazione dell’asparago bianco e per la grappa. Riprendiamo l’auto e corriamo verso sud. Fra Lonigo e Barbarano si trovano bellissime ville in stile palladiano.
Visitare Vicenza
Torniamo a Vicenza, città appunto del Palladio e delle sue invenzioni. Ogni dominazione ha lasciato nella città i suoi segni, tra Paleoveneti, Longobardi, e Romani. Poi in epoca moderna i Carraresi, Scaligeri e infine Repubblica di San Marco, cui si consegnò nel 1404. Possiamo passeggiare verso la Basilica palladiana o il Teatro Olimpico. Vale una visita la Basilica dei SS. Felice e Fortunato di forme romaniche e il venerato Santuario barocco della Madonna di Monte Berico dalla cui terrazza si gode di una romantica vista.
Qui, tra i piatti tipici della tradizione i ristoranti offrono il Baccalà alla vicentina, la soppressa di Valli del Pasubio, il formaggio e lo spek dell’Altopiano. Perché non gli gnocchi di Posina e dell’Alto Astico. Beviamo un buon vinello come il Tocai rosso con formaggio.
Che bello!