Dolci di carnevale? Ecco la tradizione e la facilissima ricetta. Non è carnevale senza “Frìtole” e “galani” ma non solo! La tradizione richiede i zaleti, o “zaéti”, per non parlare poi dei Rufiòi; dolce tipico vicentino, cotto in forno, ma solo con mostarda vicentina.
Dolci di carnevale
Anche Goldoni cita i Zaleti come dolce economico nella sua opera “La Buona Moglie”, del 1749. Certamente oggi sono facili da trovare e si mangiano tutto l’anno. Tuttavia anticamente erano consumati solo a Carnevale. Nati dalla tradizione contadina, si preparavano con ingredienti poveri, ma l’ingrediente principe è la farina di mais, infatti, prendono il nome dal colore giallo.
Generalmente i dolci del Carnevale in Veneto sono piuttosto semplici, ma buoni e gustosi. Va detto però che le frittelle, in dialetto “frìtole” o “frìtoe”, i galani (termine utilizzato per indicare le “chiacchiere” o “crostoli”), sono immancabili. Le frittelle o “frìtole” sono diffuse in tutto il Veneto, magari con qualche variante. La frittella tradizionale è preparata con una pastella di uova, farina, latte, uvetta sultanina, pinoli e zucchero. La pasta nella quantità di un colpo di cucchiaio, si frigge e spolvera con una nevicata di zucchero semolato.
Dolci di carnevale zaleti o fritole
Una variante include pezzetti di mela, grappa, oppure del rum. Nelle pasticcerie si vendono comunemente delle frittelle ripiene di zabaione. Se la frittella ha un diametro di circa 4 cm, le frittelle ripiene sono un po’ più grandi per contenere creme e marmellate, un po’ come per i Krapfen. I galani o “crostoli”, comunemente noti come “chiacchiere”, si preparano in tutta Italia.
Il crostolo è il dolce tipico delle feste di carnevale, di probabile origine veneziana. I crostoli sono diffusi in molte regioni con nomi diversi come chiacchiere, cenci, galani. Se volete tentare, la ricetta è facilissima e quindi adatta ai cuochi principianti. Gli ingredienti sono pochi. Procuratevi circa mezzo Kg di farina, cinque tuorli, e 90 gr. di zucchero. Prendete circa 30 gr di burro o a margarina, e vanillina. Servirà un goccio di grappa, olio per friggere, zucchero a velo, un pizzico di sale e del limone grattato.
Crostoli o galani
Sciogliete un po’ il burro. Versate la farina sulla spianatoia come un vulcano. Poi versate le uova, la grappa, il burro fuso, lo zucchero, la vanillina, la buccia di limone grattata e un pizzico di sale. Amalgamate fino a ottenere un composto omogeneo. Se il composto risulta troppo denso, si può aggiungere un bicchiere di vino bianco.
Infine avvolgete la pasta nella pellicola, lasciandola riposare per circa un’ora. Poi stendete la pasta, e ritagliatela con la rotella in rettangoli irregolari, nastrini e magari annodateli. Versate l’olio in una padella dai bordi alti e fatelo riscaldare. Quando l’olio è ben caldo, tuffatevi i crostoli e fateli friggere fino a che risulteranno dorati e avranno formato in superficie alcune bolle. Prelevate i crostoli con una schiumarola, sgocciolateli, sistemateli su un foglio di carta assorbente per far assorbire parte dell’olio. Spolverate i crostoli con lo zucchero a velo e serviteli caldi.
Frittelle venete
Questi dolci hanno un’origine molto antica. Al riguardo sembra che derivino dai “frictilia”; dolci fritti preparati ai tempi dell’Antica Roma per i festeggiamenti primaverili corrispondenti al carnevale di oggi. Le differenze sono poche e anche oggi, si vuole esorcizzare il freddo e il grigio inverno per “chiamare” la primavera.
I frictilia erano proprio strisce di pasta che si friggevano nel grasso di maiale, o nello strutto, ancora oggi prediletto per i dolci migliori. Per preparare i galani si frigge, o si cuoce in forno, un impasto tagliato a strisce. La pasta è di farina, burro, zucchero e uova miscelati assieme ad un po’ di acquavite, o grappa. Si può usare anche marsala, sanbuca o vinsanto. Una volta pronti, i galani si spolverano con zucchero a velo.
Fonte foto – Silvia Aiuti
Buone!
Ricette speciali e gustose😋