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LUOGHI DI RITROVO PASSEGGIANDO

Giardini Salvi, l’eleganza nel centro di Vicenza

Giardini Salvi - una bella veduta

Giardini Salvi, o giardino Salvi, detti anche giardini Valmarana Salvi, sono pubblici e si trovano nel centro storico di Vicenza. Ci troviamo accanto alle mura di piazza Castello, in piazzale De Gasperi.

Giardini Salvi

Nati nel 1592 da Leonardo Valmarana, ben presto tuttavia chiusi; riaprendo al pubblico solo nel 1909. Tra le aree verdi eleganti a uso pubblico della città, sono adornati da statue e da due logge in stile palladiano. Facendo un salto indietro, nel Cinquecento, il terreno era della famiglia Valmarana; che era entrata in possesso anche del vecchio castello scaligero adiacente trasformato in palazzo.

Cartina

Lo stesso Giacomo Valmarana progettò l’estetica del giardino come un parterre all’italiana, secondo quanto possiamo vedere nell’incisione settecentesca di Cristoforo Dall’Acqua. I giardini, inaugurati nel 1592, coprivano l’area compresa dal prolungamento dell’attuale corso Palladio e il corso della Roggia Seriola. Parliamo del fossato che aveva un ponticello di legno per consentirne l’attraversamento. Aperti quindi al pubblico, furono in seguito chiusi per circa duecento anni. Nell’Ottocento il parco, che era passato alla famiglia Salvi fu graziosamente trasformato in un giardino all’inglese.

Giardini Salvi e giardini all’inglese

In seguito, per lascito, restò alla Pia Fondazione di beneficenza. Facendo un bel balzo in avanti, il giardino dal 2008 ha subìto un radicale intervento di riqualificazione. Ora è dotato tra l’altro di un percorso per disabili e di un roseto da collezione. Dagli anni duemila è spesso sede di suggestivi mercatini natalizi. Delle logge, la prima, seicentesca e a tre fornici, è nota come loggia Longhena. La volle Baldassare Longhena, e si erge sul lato occidentale del parco.

Giardini Salvi - Albero Dei Tulipani in fioritura

La seconda invece è conosciuta  come loggia Valmarana ed è strutturata come un tempio esastilo di ordine dorico a cinque fornici. All’inizio era destinata ad essere un punto d’incontro per intellettuali e accademici. Edificata nel 1591 probabilmente da un allievo di Andrea Palladio, è davvero graziosa. Nondimeno, la Loggia Valmarana è inserita dal 1994 con gli altri monumenti palladiani; nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Ville Palladiane

La si identifica con il nome di “Città di Vicenza e le ville palladiane del Veneto”. L’arco attribuito a Baldassare Longhena, è stato eretto nel 1645. Esso fa da ingresso monumentale ai giardini da piazzale De Gasperi. Il portale costituisce l’ingresso principale e monumentale al parco. Il secondo si trova al di là della Seriola, sul lato opposto.

Giardini Salvi - alberi di Frassino

E’ attribuito all’architetto veneziano Baldassare Longhena, eretto nel 1645. Ricorda un arco trionfale di dimensioni maggiori che era stato fatto erigere nel 1608 da Pier Paolo Battaglia, capitano di Vicenza; lungo l’attuale viale Roma, ed attribuito all’architetto Ottavio Bruto Revese. Accadde in occasione di una visita di Benito Mussolini nel 1938, per far passare il corteo fascista. L’arco maggiore poi demolito. I blocchi in pietra poi deposti nei pressi dell’area oggi occupata dall’Hotel Campo Marzio; in previsione di essere ricollocati e assemblati secondo il progetto originario.

Abete argentato

Lungo il corso della Seriola, nello spazio tra la roggia e le antiche mura di cinta; dove un tempo erano collocate delle serre; costruire da Leonardo Valmarana nel 1583, sorgono dal 1947 i due padiglioni della vecchia fiera campionaria. Per quanto riguarda la vegetazione dei giardini, abbiamo una varietà ricca e lussureggiante. Vi sono meravigliosi alberi, come antichi esemplari di cipresso di Lawson, cipresso dell’Arizona e ginepro. Abbiamo anche l’abete argentato, rosso, il cedro dell’atlantide, e dell’Himalaya. Possiamo ammirare il cipresso calvo; il pino domestico, il pino himalayano, il pino nero, il tasso, il tassodio, ma anche l’acero palmato. Passeggiando possiamo vedere ancora l’albero dei tulipani, l’albero di Giuda, l’aucuba, il bagolaro, il carpino bianco, il crespino, il faggio, frassino, e il ginkgo. Ammiriamo ippocastano, leccio, ligustrello, ligustro giapponese, magnolia, olmo campestre, olmo ciliato; pioppo bianco, platano, salice piangente, sambuco, spirea, tiglio comune e tiglio ibrido.

Giardini Salvi, l’eleganza nel centro di Vicenza ultima modifica: 2021-02-22T08:30:00+01:00 da simona aiuti

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Raimondo Pelliccione

È sempre interessante ed istruttivo leggere la storia di un luogo ..Sapevo qualcosa a riguardo ma non così approfonditamente ..Vi ringrazio …

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