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MITI E LEGGENDE NATURA

I covoli, tra mito, leggenda e misteriose presenze

i covoli - Fanciulla che si affaccia dalla grotta

I covoli, ovvero L’area dei colli Berici tra Lumignano e Costozza è caratterizzata da un tipo particolare di grotta, chiamata il “covolo”. Si tratta quindi di vere e proprie stanze scavate letteralmente nella roccia.

I covoli

Hanno l’imboccatura generalmente piuttosto stretta; con una sorta di piccola porticina che funge da ingresso. Un tempo da queste parti, si rifugiavano tanti gli abitanti della zona in fuga; per scampare alle incursioni nemiche durante la guerra. Abbiamo ragione di credere che nei covoli ci si sia rifugiati in molte epoche, anche remote. Sono nate tante storie e anche dei miti che è bello ricordare. Al riguardo la leggenda racconta che tanti abbiano trovato nei covoli e tra la vegetazione, arcane e misteriose; che potrebbero anche diventare pericolose per i visitatori solitari che s avventurano. Si dice che essere inopportuni, disturbare le danze e il girovagare non è molto prudente. Pare che vi siano “aleggianti”, delle presenze un po’ sinistre, delle streghe; che si potrebbero arrabbiare e diventare moleste, chissà?

Leggende venete

Sembra che soprattutto di notte queste streghe possono essere pericolose per i visitatori solitari che, secondo la leggenda, di notte correrebbero il rischio di incontrare e disturbare le streghe vagabonde e danzanti per boschi e sentieri. Chi però è temerario, sappia che I covoli si raggiungono a piedi percorrendo i sentieri che partono dal centro di Costozza. Tuttavia, per le visite nella zona di Longare è una buona idea rivolgersi al gruppo speleologico “Preteo”, Centro Sociale “Villaggio del Sole”, 36100 Vicenza.

i covoli - esempio di Grotta

Andare per monti e grotte, se si è dei novellini, può essere pericoloso. Meglio rivolgersi sempre a chi è esperto. Chi si avventura, potrà vedere dal vivo delle abitazioni trogloditiche presso le famose grotte e ventidotti di Costozza; ambienti ipogei noti in passato come “l’ottava meraviglia del mondo antico”. Secondo il mito, qui ha trovato la strada per l’inferno anche il diavolo Purafiaba.

Diavolo Purafiaba

Questo diavolaccio è protagonista di una simpatica novella del vicentino Giovanni Da Schio. E vi è anche il covolo detto del Prussiano, abitato da un misantropo individuo di origine belga; additato come spauracchio per i bambini capricciosi. Chi ama le fiabe, le leggende e i boschi, potrà abbandonarsi all’immaginazione è possibile farsi incantare da ruderi, e grotte, immaginando di fare incredibili incontri.

i covoli - Fata dei boschi

Le chiamano anguane, le stregacce che vivono nei covoli, negli anfratti; giovani donne graziose e crudeli che vivono nelle acque e che sono affini alle ondine della mitologia germanica. Perfide, attraggono gli ingenui viandanti; offrendosi di accompagnarli per poi trascinarli in eterno nel loro regno infernale. 

Costozza e i covoli

Eppure un tempo, si poteva anche incontrare con un po’ di fortuna, delle fate che a volte regalavano alle giovani, in procinto di sposarsi, delle magiche matasse di lana. Secondo alcuni, le fate si vedono di notte. Sono là intente a stendere i panni su funi lunghissime; tirate addirittura da una rupe all’altra. Nella frazione di Costozza si segnala l’esistenza della strada sotterranea chiamata “dei ventidotti”.

i covoli - Fata Dele Acque che aleggia

Nella stagione calda vi si può accedere recandosi alla trattoria Taverna Eolia, dove si trova un ingresso e dove durante tutto l’anno è comunque a disposizione la mappa illustrativa del percorso: si tratta di sette chilometri di itinerario fra le grotte e le cavità naturali che si trovano sotto la contrada.

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I covoli, tra mito, leggenda e misteriose presenze ultima modifica: 2022-05-18T10:08:02+02:00 da simona aiuti

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Julieta B. Mollo

Bell’articolo!

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