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Il lago di Fimon tra sport e archeologia da scoprire

Il Lago Di Fimon - panorama dello specchio d'acqua

fonte foto - Wikipedia - Vajo - pubblico dominio

Il lago di Fimon è un incantevole specchio d’acqua di modeste dimensioni e anche poco profondo. Ci troviamo all’interno del comune di Arcugnano, in provincia di Vicenza.

Il lago di Fimon

Il lago è un luogo d’interesse turistico, specie nella bella stagione, in cui diviene meta ideale per gite fuori porta di tanti vicentini. C’è un bar che si affaccia direttamente sul lungolago e due pizzerie. Nelle acque del bacino lacustre, si praticala pesca sportiva, anche con l’utilizzo di barche e belly boat.

fonte foto – Wikipedia -Vonvikken – CC BY-SA 3.0

Lo specchio d’acqua presenta un fondo melmoso e una vegetazione abbondante; caratteristiche che, unite alla scarsa profondità, lo rendono un habitat adatto ai ciprinidi. Tra le specie ittiche troviamo carpe, tinche, lucci, scardola, anguille, savette, e lasche. Oggi sono apparse nuove specie come il persico trota; il persico sole, il persico reale e il pesce gatto. Dall’inizio degli anni ottanta è presente anche l’abramide, specie originaria del centro-est europeo. Tuttavia, l’area è molto importante per via di un sito archeologico. L’interesse è dovuto al ritrovamento di resti di insediamenti risalenti ad al neolitico e all’età del bronzo.

Il lago Fimon sito archeologico

Pioniere nella ricerca e nell’analisi e nella catalogazione dei resti archeologici provenienti dalla zona fu il naturalista vicentino Paolo Lioy. I resti studiati, risalenti al neolitico, riguardano la fase antica della cultura dei vasi a bocca quadrata. Le datazioni al radiocarbonio dei resti li collocano alla prima metà del IV millennio a.C. Il ritrovamento principale riguarda resti di capanne con un focolare.

fonte foto – Wikipedia -Vonvikken – CC BY-SA 3.0

Questi ultimi sono stati ritrovati in blocchi di calcare ricoperti d’argilla e limo. Al contempo vi erano pali piantati verticalmente; che avevano fatto pensare ad un abitato palafitticolo. I legni utilizzati sono principalmente ontano, frassino, faggio e acero. La parte aerea delle capanne non è stata rinvenuta; fatta eccezione per qualche pezzo d’intonaco lisciato da un lato e recante impronte di rami d’albero dall’altro. Nei pressi dell’insediamento sono state rinvenute conchiglie, ossa d’animali semi carbonizzate, strumenti di pietra e d’osso, cocci e qualche sparuto oggetto ornamentale.

Età del bronzo

Inoltre, nel luogo giaceva sepolto un ragazzo tra i dieci e i dodici anni; assieme a ceramica funeraria. La datazione al carbonio 14 tuttavia sembra indicare per i resti del fanciullo un’età maggiore di quella delle capanne, essendo queste di circa 200 anni più recenti. Gli strumenti di selce a scheggiatura laminare, principalmente di dimensioni grandi, sono stati ritrovati in quantità. Vediamo grattatoi, punte foliate, bulini, perforatori, lame ritoccate; asce spesse di forma allungata e asce corte più sottili, un pezzo di scalpello e dei pestelli ed una macina.

fonte foto – Wikipedia -Vonvikken – CC BY-SA 3.0

Alcuni strumenti recavano resti di mastice, presumibilmente utilizzato per immanicare lame e altri utensili su aste di legno. Un ritrovamento significativo è costituito da una freccia di selce con punta peduncolata e asta lignea. Molto interessanti anche punteruoli e spatole d’osso; zagaglie d’osso e oggetti ricavati da corna di cervo, presumibilmente percussori.

Archeologia nel vicentino

inoltre, la ceramica fine rinvenuta consta di scodelle profonde a bocca circolare o quadrata e vasi ad alto piede (talora decorati con motivi geometrici); vasi e bicchieri a bocca quadrata e a fiasco, scodelle a bocca circolare (talora decorate con piccoli lobi sopraelevati sul bordo). La ceramica grossolana consta invece di vasi a bocca quadrata; a fiasco e a tronco di cono, grandi vasi profondi. È da notare che alcuni vasi portano sul fondo l’impronta delle stuoie sulle quali presumibilmente poggiavano in fase di realizzazione. infine, i ritrovamenti in questo caso non; sono numerosi e si limitano a due metatarsi di lepre forati e cinque denti umani forati e limati.

Il lago di Fimon tra sport e archeologia da scoprire ultima modifica: 2021-05-11T09:02:16+02:00 da simona aiuti

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