La lingua cimbra ed il suo insegnamento è argomento che da tempo è trattato sull’Altopiano dei 7 Comuni.
Potrebbe essere dunque il cimbro la prima minoranza linguistica ad essere insegnata ufficialmente in una scuola veneta. Dal 2009, infatti, sorge l’ipotesi di portare nelle scuole dell’Altopiano questo idioma molto particolare
Il cimbro
La lingua cimbra (Zimbar) è un idioma di origine germanica diffuso in alcune zone del Veneto e del Trentino.
Alcuni sostengono che il nome della lingua derivi dagli antichi antenati degli attuali parlanti, cioè quei Cimbri sconfitti dai Romani nel II secolo a.C. Si tratta forse di un caso di omonimia (anche se alcuni recenti studi non escludono l’origine danese. Molti scrittori del passato, come il vicentino Natale Dalle Laste, ma anche studiosi non vicentini tra i quali ricordiamo il Salmon, l’Abate Tentori ed il Busching vedono negli abitanti dei Sette Comuni i discendenti dell’antico popolo dei Cimbri. E’ così che, da questa tradizione ancorata da secoli, si è pensato di doverlo insegnare alle generazioni che si stanno formando.
La proposta
Una decisione in tal senso è attesa dalla direzione scolastica del capoluogo dell’Altopiano dei Sette Comuni che sembrerebbe disposta ad accettare la proposta da tempo avanzata dall’Istituto di Cultura Cimbra di Roana (Vicenza). Per gli scolari asiaghesi è già pronto un testo intitolato ‘Anminzig Tzimbris’ (Un pò di cimbro) realizzato da un bassanese insegnate di tedesco ed esperto di cimbro. Nelle intenzioni dei promotori dell’iniziativa la nuova materia, facoltativa, è legata alla volontà di difendere le origini e le tradizioni della gente altopianese. Tra i Sette Comuni sono ancora centinaia le persone che sanno esprimersi in questa lingua già parlata migliaia di anni fa da popolazioni di origine danesi presenti anche in tribù germaniche.
L’Istituto di Cultura cimbra
A Roana sin dal 1973, anno della sua fondazione, sorge l’Istituto di Cultura cimbra.
La struttura svolte una attività di recupero e studio con il sostegno della Regione Veneto in collaborazione con altre istituzioni venete e trentine.
Ogni anno l’Istituto promuove spettacoli, cicli di conferenze e spettacoli di folclore per non dimenticare questo antico idioma ancor oggi parlato da una piccola parte degli abitanti della zona.
