La Stele di isola Vicentina, non è solo orgoglio locale, ma è un punto d’onore forse per tutti i veneti di oggi, così come per gli studiosi. Si tratta in assoluto della prima testimonianza storica assoluta del termine ‘Venetkens.
La Stele di Isola Vicentina
Si tratta di una pietra basaltica scura, chiamata localmente in modo semplice “saso moro”; resa molto chiara dai secoli che nel tempo hanno continuato a scolpirla. Quindi, da pochi gironi, vi è una fedele riproduzione della Stele di Isola Vicentina esposta a Venezia, a Palazzo Balbi, sede della Regione del Veneto. Meritava un posto d’onore e forse sarà anche uno sprone per il mondo dell’archeologia per continuare ad indagare e scoprire molto altro ancora.
Siamo davanti a una grande pietra del quarto secolo a.C. su cui è incisa una scritta in antica lingua venetica. La lastra è altamente simbolica perché si tratta davvero della più antica testimonianza archeologica in cui compare il termine “Venetkens” ossia “Genti venete” mai trovata. Avvalora, insieme ad altri elementi e agli usi e costumi studiati, un caposaldo delle antichissime origini dei veneti.
Palazzo Balbi sede della Regione del Veneto
È un documento in pietra del nostro popolo perché, tra quelli conosciuti, è il primo nella storia in cui si parla dei Veneti. È una vera pietra miliare della nostra storia ed è giusto che stia in una copia fedele nella principale sede regionale. Inoltre la lastra in pietra costituisce un esempio fulgido e ammirevole di senso civico. Chi l’ha trovata forse poteva avere la tentazione di tenersela o tentare di trovare un acquirente, anche se è un reato. Ricordiamo che sottrarre reperti archeologici o danneggiarli, spezza i legami sovente sottili, tra noi e i nostri antenati.
Invece chi ha trovato il reperto, l’ha correttamente affidata alle autorità competenti. Facendo in modo che un simbolo così importante sia di godimento collettivo e oggetto di studio, magari anche così la zona del rinvenimento. La stele originale, infatti, è oggi conservata al Museo Archeologico di Vicenza.
Gruppo Bici El Leon saso moro
Riemersa dai meandri della storia, per caso nel 1992 in località San Marco, ad Altura di Isola Vicentina ora è un caposaldo. Riporta il termine “Venetkens” nel messaggio di ringraziamento da parte di uno straniero che ha donato la stele alla comunità locale; dopo essere stato accolto e aver trovato una nuova patria in quel territorio.La riproduzione della stele è stata quindi consegnata al Governatore dal primo cittadino di Isola Vicentina; accompagnato dai rappresentanti del “Gruppo Bici El Leon” che ne ha curato la realizzazione e la donazione.
Lo stesso gruppo, negli anni scorsi, ne ha realizzato due altri esemplari. Una copia è ora a Marau nello stato brasiliano di Rio Grande do Sul, dove risiedono moltissimi discendenti di immigrati veneti. L’altro è invece al centro della rotatoria “Venetkens” a Isola Vicentina, predisponendo alcune tavole informative che illustrano la storia e le peculiarità di questo reperto.
Che bello 🙂
Stupendo!