Paolo Rossi, lacrime e applausi. Vicenza è stata la scelta migliore.

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Paolo Rossi, lacrime e applausi. La moglie: «Vicenza è stata la scelta migliore per salutarlo»

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Grande commozione al funerale di Paolo Rossi, scomparso all’età di 64 anni dopo aver lottato contro la malattia. I ragazzi del Mundial 82 portano in spalla il feretro di Paolo. Ha emozionato a tutti l’immagine che ha visto gli ex compagni del Mondiale del 1982 –  Tardelli, Cabrini, Altobelli, Collovati, Oriali e Antognoni  – portare in spalla il feretro di Pablito nel Duomo di Vicenza. La bara, coperta con una maglia azzurra, è stata accolta dai cori della gente presente all’esterno della Chiesa in un clima di grande commozione. Tantissimi gli ex compagni di squadra e amici presenti, basti pensare a Roberto Baggio e Beppe Dossena; particolarmente toccante il saluto di Antonio Cabrini prima dell’inizio dei funerali: 

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I compagni del Mondiale portano in spalla il feretro di Paolo

«Non ho perso solo un compagno di squadra, ma un amico e un fratello: abbiamo combattuto, vinto e a volte perso, ma ci siamo sempre rialzati anche dopo una delusione. Siamo stati parte di un gruppo,il nostro gruppo». «Non pensavo ti saresti allontanato così presto, ma che avremmo camminato ancora tanto insieme», le parole dell’ex calciatore.

IL SACERDOTE NELL’OMELIA: “PAOLO, ORA TI ALLENERAI NELLA COVERCIANO DEL CIELO”
“Paolo ha vissuto la malattia con il garbo e la discrezione di sempre. La sua grandezza è stata di essere un fuoriclasse, ma mai un personaggio. Ora ti allenarsi nella Coverciano del cielo”.

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Il feretro ai piedi dell’altare

Così il sacerdote nell’omelia durante il funerale di Paolo Rossi.

<<Proviamo a raccontare Paolo come cristiano – ha proseguito – In una recente intervista diceva ‘appartengo ad una generazione per la quale i valori cristiani erano importanti. E’ stato chierichetto. Ha iniziato a giocare nella squadra messa su del prete della parrocchia. Una settimana in seminario gli è bastata a fargli capire che quella non era la sua strada. Non sono un bigotto e credo fermamente che siamo di passaggio su questa terra, per preparare una vita futura. La sua fede era fatta di quotidianità, di gentilezza, rispetto, semplicità ed umilta’”. “Dopo la vittoria del mondiale in Spagna gli chiesero qual’era stato il momento più bello. ‘La finale della finale’ – rispose – ‘Durante il giro del campo con la coppa in mano mi vengo i crampi – raccontava -. Mi siedo su un cartellone pubblicitario e vedo sugli spalti la gente che si abbraccia. Questo fu il momento più bello, vedere la gioia che avevamo dato agli italiani’. “Astuto come un serpente in campo ma in tutta la sua vita semplice come una colomba, così era Paolo”, ha concluso>>.

Il pensiero della moglie di Paolo Rossi, Federica Cappelletti

La moglie di Paolo Rossi, Federica Cappelletti, ha spiegato la sua scelta e ringraziato Vicenza al termine della cerimonia funebre. «Vicenza è stata la scelta giusta. Non sono vicentina, non conosco bene Vicenza: ci sarò venuta una decina di volte. Ma tutta la forza che qui ho sempre sentito, l’amore nei confronti di Paolo mi hanno fatto scegliere. Il mio cuore mi ha detto: “devi andare lì” per l’ultimo saluto a Paolo, ed è stata la scelta giusta. Paolo è stato ricordato in altre città che ringrazio e ringrazierò. Ma Vicenza ha e ha avuto da sempre una marcia in più. Paolo si dava molto alle persone, era un uomo semplice e generoso e ho ritenuto opportuno aprire il mio dolore che racconta anche la grandezza di Paolo, i suoi sentimenti, la sua voglia di essere uno tra i tanti».

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I tifosi biancorossi all’esterno della Cattedrale

Tantissime sono state le autorità pubbliche e sportive che hanno partecipato alle esequie di Pablito, dall’ex  sindaco di Vicenza e attuale Sottosegretario all’Interno Achille Variati, ai protagonisti del Mondiale di Spagna, i ragazzi dell’82, con in testa un commosso Antonio Cabrini, oltre ai familiari, gli amici di sempre, gli ex compagni di squadra, ma anche, tra gli altri, il presidente della Figc, Gabriele Gravina, il segretario Aic Gianni Grazioli e un altro grande ex Vicenza come Pablito, Roberto Baggio.

Sono stati moltissimi i ricordi dei suoi ex compagni.

Alessandro “Spillo” Altobelli

<<Avevo sentito delle voci non belle prima della sua scomparsa e speravo non fossero vere – ha dichiarato Alessandro Altobelli prima di entrare nel Duomo di Vicenza. L’altra sera purtroppo ho scoperto insieme agli altri compagni dell’82 che queste voci erano vere quando mi è arrivato il messaggio della moglie. Siamo stati insieme dal 1980 fino al 1986 in Nazionale. Avrei voluto essere li anch’io a dargli la mano e ad accompagnarlo verso l’ultimo viaggio>>.

Paolo Rossi, lacrime e applausi. La moglie: «Vicenza è stata la scelta migliore per salutarlo» ultima modifica: 2020-12-14T09:00:00+01:00 da Giancarlo Noviello

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