Quest’anno a Vicenza, la comunità francescana e il borgo di santa Lucia a Vicenza non celebreranno la festa della loro patrona. Oggi, infatti, si sarebbe dovuto celebrare con gioia e solennità nella chiesa davanti al Seminario Vescovile, dove i frati minori francescani dal 1830 animano la spiritualità e la devozione della città. Oltre che luogo di raccoglimento e di preghiera il convento di Santa Lucia a Vicenza è infatti casa aperta per tante persone povere e centro di cultura, soprattutto grazie alla Libreria Internazionale Editrice Francescana.
Santa Lucia: cenni storici
Vissuta a Siracusa, Santa Lucia sarebbe morta martire sotto la persecuzione di Diocleziano.
Gli atti del suo martirio raccontano di torture atroci inflittele dal prefetto Pascasio, che non voleva piegarsi ai segni straordinari che attraverso di lei Dio stava mostrando. Proprio nelle catacombe di Siracusa, le più estese al mondo dopo quelle di Roma, si è ritrovata un’epigrafe marmorea del IV secolo che è la testimonianza più antica del culto di Lucia.
Santa Lucia: oggi concerto nella Basilica di Monte Berico
Oggi, comunque, alle 11, nella Basilica di Santa Maria di Monte Berico, per ricordare Santa Lucia, si terrà il concerto #artistinchiesa, patrocinato dal Comune di Vicenza e interpretato da Alessandra Borin, soprano.
Progetto #artistinchiesa
Il progetto #artistinchiesa nasce in seguito all’idea del pianista abruzzese Gianluca Luisi che ha lanciato un appello affinché le chiese, unico luogo rimasto aperto al pubblico senza restrizioni stringenti; rimangano aperte agli artisti. Con il dpcm del 25 ottobre 2020 infatti; sono sospesi tutti gli spettacoli aperti al pubblico. Nonché chiusi i teatri, i cinema e le sale da concerto. Conseguentemente, gli operatori dell’arte e della cultura, già messi in ginocchio dal primo lockdown, rischiano seriamente di non avere le capacità e le forze necessarie per rialzarsi. Si preannuncia infatti come una seconda e lunghissima serrata.
Questo, naturalmente, a meno che non vi sia un radicale cambiamento delle attuali politiche di prevenzione e di supporto all’intero sistema culturale. Nonché un cambiamento nella concezione dello stesso. In ogni caso, si tratta di un problema che coinvolge nel profondo tutta la cittadinanza, e non solo gli artisti e i professionisti dello spettacolo. Perché la cultura è un bene della comunità.
L’arte e la cultura non sono mero intrattenimento
L’arte e la cultura non sono mero intrattenimento, o spettacolo fine a se stessa. Ma al contrario costituiscono il mezzo per eccellenza per l’elevazione dell’animo umano. La cultura costituisce un potenziale enorme per l’arricchimento della persona nel suo profondo; fermare la vita culturale e artistica di una comunità significa impoverirla della sua essenza più profonda. È così che dall’unione di alcuni musicisti italiani è nato il progetto #artistinchiesa; che si prefigge di portare la musica, all’interno delle chiese del territorio. L’idea è quella di fare sentire in modo dignitoso la voce degli artisti professionisti, messi in ginocchio da una crisi senza precedenti.
Progetto #artistinchiesa in Veneto
Sul territorio, la sfida è raccolta dalla musicista trevigiana Giulia Vazzoler, che ha deciso di portare il progetto #artistinchiesa in Veneto sotto la sua direzione artistica. Il programma prevede di portare dei momenti musicali in alcune chiese simbolo del Veneto, ma anche in modo diffuso nelle chiese del territorio, contestualmente alla celebrazione della Santa Messa. Dopo il concerto di Vicenza, il 13 dicembre seguiranno altri momenti musicali in altre diocesi del Veneto.
Futuri concerti nel territorio del Veneto
La direzione artistica ha in programma altri appuntamenti e si auspica di portare momenti musicali in molte chiese del territorio, coinvolgendo un numero sempre maggiore di artisti. La speranza è quella di offrire alla cittadinanza un momento culturale e spirituale importante durante il periodo natalizio, sempre nel pieno rispetto del DPCM in vigore.
