Il comune di Vicenza e la sua anima gotica - prima parte

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ARTE CHIESE EDIFICI STORICI

Il comune di Vicenza e la sua anima gotica – prima parte

Anima Gotica Portici Basilica

L’anima Gotica a Vicenza conobbe uno sviluppo importantissimo, contrassegnando prima di tutto l’ampliamento della città stessa con l’aggiunta di mura fortificate all’epoca della dominazione dei Carraresi e, successivamente, degli Scaligeri seguiti dalla Serenissima Repubblica.

I monumenti

Entro quella rinnovata dimensione urbana sorsero autentici capolavori dell’edilizia Gotica, sia edifici civili che religiosi. 
Nel cuore del centro storico, nell’antica zona del foro romano e sulle fondamenta del Palazzo comunale, in pieno ‘400 fu edificato in fogge gotiche il Palazzo della Ragione, su progetto di Domenico da Venezia, rieccheggiando il veneziano Palazzo Ducale.

In tempi precedenti ma sempre riconducibili all’affermazione del Gotico in città, i frati domenicani, francescani ed eremitani fecero innalzare, sullo scorcio del Duecento, splendide costruzioni: 
rispettivamente il Tempio di S. Corona, a est, eccezionale interpretazione dei gotico cistercense; 
la chiesa di S. Lorenzo, a nord, armoniosa sintesi di romanico e gotico; la chiesa di S. Michele, a sud, demolita nei 1812.

S.agostino 19

Nella valle sotto Berici, gli Agostiniani eressero la Badia di S. Agostino, con le sovvenzioni degli Scaligeri e di nobili vicentini e veronesi. 

Appena fuori dalle mura sorse il complesso tardogotico di Monte Berico che tuttora affianca il celebre Santuario barocco.

La pittura

All’interno delle suddette chiese troviamo preziose testimonianze di pittura, scultura e oreficeria gotica: in S. Corona, fondata dal Beato Bartolomeo da Breganze, è presente l’Arca di Marco Tiene, con l’affresco di Michelino da Besozzo, con “Madonna con il Bambino”, “Santi e offerente”, il dipinto “Madonna delle stelle”, realizzato nella parte centrale, da Giovanni da Bologna, e ancora il famoso reliquiario della “Sacra Spina” contesto di pietre preziose che conserva frammenti della Croce e della corona di spine, donati dal re di Francia Luigi IX al Beato Bartolomeo da Breganze vescovo di Vicenza tra il 1265 e il 1270.

L’interessante connubio tra pittura e scultura è alla base di altre ideazioni gotiche: della pala in pietra di Vicenza, di Antonino da Venezia raffigurante la “Madonna con il Bambino” tra il SS. Pietro e Paolo in S. Lorenzo, dello stesso artista, un’altra pala in pietra dipinta e dorata è custodita nella Cattedrale, grande edificio dei XV secolo, ricostruito in seguito ai bombardamenti degli anni 1944-45.

1599px Chiesa San Lorenzo Vicenza Interno Cappella Della Madonna Vergine Col Bambino Di Antonino Da Venezia

Un’ulteriore opera dello stesso scultore, proveniente dalla chiesa di S. Pietro, la ritroviamo esposta assieme ad altri esiti del periodo, presso il Museo Civico di Palazzo Chiericati. 

Nella Badia di S. Agostino, sono conservati un Polittico di Battista da Vicenza, dalla corsiva narrazione di stampo miniaturistico, un Crocefisso ligneo di Antonino da Venezia; un prezioso ciclo di affreschi, nel presbiterio, con Storie della Vergine e degli Evangelisti.

L’articolo continua con la SECONDA PARTE.

Il comune di Vicenza e la sua anima gotica – prima parte ultima modifica: 2018-11-26T02:30:15+01:00 da Matteo Venturini

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