Fiera dei Santi ad Arzignano, una tradizione immancabile, tra lunapark, mercatini e stand gastronomici da leccarsi i baffi!
Fiera dei Santi ad Arzignano
Quindi torna la nostra bella Fiera dei Santi; che è tra le più antiche di tutta la Regione. Quest’anno torna in una veste piuttosto al passo con i tempi. Si è voluto renderla più accattivante per giovani, famiglie e bambini, con delle nuove attrazioni. Probabilmente è anche una delle più particolari d’Italia, perché di fatto dura un paio di settimane. Con le sue più belle attrazioni per due settimane di eventi che si snoderanno fino all’8 novembre.
Un turbine di opportunità dal Lunapark con oltre 40 giostre e ben 80 bancarelle. Ma poi anche il parco dello Sport e gli stand gastronomici, così come il Concerto con l’Orchestra del Teatro Olimpico. La Fiera dei Santi ad Arzignano rappresenta uno degli eventi più antichi della Regione; attraendo curiosi, turisti e molti acquirenti da varie zone d’Italia. Molti arrivano per l’acquisto delle pelli, de prodotti agricoli, e anche del bestiame.
Fiere nel Veneto
La fiera, istituita ufficialmente nel 1670, come testimonia un manifesto di Achille Beltrame, datato 1901 che la pubblicizza con queste parole: “Rinomata per il commercio degli animali con l’esenzione della tassa di posteggio. Grandioso mercato delle uve e della frutta”; a Fiera dei Santi di Arzignano. Allora corriamo fino all’8 novembre 2022 con tanti mercatini, per celebrare il Santo Patrorno della città che si festeggia il 1° novembre, festa di Ognissanti.
Tra le attrazione ci sarà la Ruota Panoramica, in Piazza Libertà, street food in Piazza Marconi, Lunapark con 40 GIOSTRE nelle PIAZZE CENTRALI. Poi un’ottantina di bancarelle non alimentari al Parco dello Sport, poi la baita gastronomica alpini davanti al Cinema. Inoltre Frittella con la maresina davanti al Brucomela, e il 1 novembre, alle ore 21,00 al Duomo ORCHESTRA DEL TEATRO OLIMPICO. Infine la Festa del bambino di venerdì 4 novembre nel pomeriggio.
Orchestra del Teatro Olimpico
La popolazione dopo il tempo del Covid, vuole tornare a festeggiare, ma anche migliorare la fruizione. Sappiamo che la Fiera dei Santi è uno degli eventi più antichi del Veneto; ricordata nello statuto vicentino del 1264, disciplinata dagli Scaligeri nel 1339. Confermata poi dalla Repubblica Veneta nel 1404, anche se ufficialmente istituita nel 1670. Le cronache del passato raccontano di centinaia di persone che dalla Lessinia e dai paesi del vicentino, confluivano ad Arzignano per l’appuntamento, che inizialmente si svolgeva dentro le mura del Castello, per molti visto come l’unica occasione di baratto di prodotti agricoli con tele, panni, cuoio e derrate alimentari. In un manifesto di Achille Beltrame, datato 1901, si reclamizzava la 487^ edizione: “Rinomata per il commercio degli animali con l’esenzione della tassa di posteggio.
Fiera dei Santi ad Arzignano e Lunapark
Grandioso mercato delle uve e della frutta. Facilitazioni sulle ferrovie e sui tramwai con tutti i treni in coincidenza alla stazione di Tavernelle. Servizio Speciale di pubblica sicurezza”. Fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale la fiera godeva di grande fama data l’affluenza di puledri e muli dai sei a dodici mesi, e si racconta che gli acquirenti arrivassero persino dal napoletano.
