Piantare più alberi aumenta la possibilità di piogge e noi, dopo un 2022 di siccità e un 2023 che si prospetta ancora più drammatico, dobbiamo esplorare questa possibilità.
Piantare alberi aumenta le piogge
Uno studio pubblicato sulla rivista “Nature Geoscience”, avvalora questa tesi. Qualcuno avrà già pensato a quel senso di frescura che si percepisce subito in estate entrando in un bosco, sotto le fronde degli alberi. Si pensa facilmente al muschio nel sottobosco e a dei ruscelli. Se ci si accovaccia, sotto il fogliame caduto, c’è sempre umidità. Molti ricercatori hanno creato una mappa della “potenziale riforestazione globale”. Si è individuando delle zone del mondo molto adatte al rimboschimento.
Del resto il rimboschimento in generale, viste le desertificazioni, i terribili incendi che hanno falcidiato boschi, vegetazione e foreste, non dovrebbe essere un “mantra”. Potremmo occuparci di circa il 14% della superficie terrestre. Orbene attraverso delle simulazioni, si è cercato di capire cosa sarebbe successo se tutte quelle aree(14% della superficie terrestre) fossero davvero ricoperte di vegetazione. I risultati hanno mostrato che le precipitazioni aumenterebbero mediamente del 7,6%:
Cambiamento climatico
Considerando la situazione attuale, un 7,6% sarebbe una “mano santa”, viste le condizioni delle disponibilità idriche. Sarebbe in questo momento storico, un toccasana per l’ambiente, considerando i livelli di siccità dovuti ai cambiamenti climatici. Alcune zone della terra sono allo stremo e i ghiacciai stanno soffrendo moltissimo.
Ma dove sono queste zone da rimboschire? Il 37% della superficie britannica, ad esempio, si presta potenzialmente al rimboschimento. A quanto pare se quel 37% fosse pieno di alberi, le piogge aumenterebbero di 0,74 millimetri al giorno d’inverno (+24% rispetto al solito) e di 0,48 millimetri d’estate (+19%). Il Regno Unito è generalmente piovoso, ma anche nel Nord Europa, le piogge stanno scarseggiando. Ma perché piantare più alberi porterebbe un sensibile aumento delle piogge? Non si tratta solo di una percezione. In realtà le foreste, soprattutto d’estate, fanno evaporare molta più umidità. Molto più rispetto ai terreni agricoli spogli o brulli.
Riscaldamento globale
In parte anche in una giornata di sole, si può percepire la differenza di ambientazione. Quindi, questa sorta di umidità giustifica chiaramente l’incremento delle precipitazioni sottovento. La ricerca suggerisce che cambiare approccio nella copertura del suolo potrebbe rivelarsi importante per mitigare gli effetti dell’aumento delle temperature. Dopo tutto quest’ultimo è un fenomeno che sta distruggendo ettari ed ettari di foreste.
Tuttavia, la riforestazione va applicata con criterio e pianificazione in varie zone. Gli alberi, spesso hanno bisogno di decenni per crescere rigogliosi, però interagiscono in modo molto complesso con numerose componenti del nostro pianeta. In altre parole un bosco è un micro cosmo autonomo. Gli alberi, in genere, evaporano più liquidi rispetto ai terreni spogli o ai prati d’erba, è evidente. Spesso si fa prima a tagliare gli alberi, piuttosto che curarli, potarli. E’ evidente che questo modo di ragionare è come tagliare il ramo dove si è seduti.
