Silvana Fusato, una simpatica novantunenne a cui davvero non cresce l’erba sotto i piedi. Una signora di cui ho letto e che devo dire è davvero fonte d’ispirazione e va “celebrata”.
Silvana Fusato
A quanto pare la signora nella sua età d’argento non sta a guardare e si pulisce la strada in cui vive. La simpatica signora vive dalle parti di via Bortolan ed è una di quelle persone che ama vivere immersa in un ambiente bello, pulito e accogliente. Una di quelle persone che dando l’esempio, semina e guardandola, osservandola un giorno dopo l’altro, è impossibile che l’esempio non attecchisca come edera. La signora esce portandosi dietro un po’ di arnesi del mestiere, come se uscisse non per strada ma nel suo giardino.
Con scopa e raccogli immondizia, guanti o vari contenitori, si mette a ramazzare e a portare via piccole immondizie che tanti si lasciano dietro come se fosse la cosa più naturale del mondo. Spesso vediamo in giro delle buste di una nota catena di fast food con cartacce, resti di pranzi o cene consumati per strada.
Pulizia delle strade
Piange il cuore nel constatare tanta inciviltà. Qualcuno però crede che passare di là e scuotere la testa non serva a niente e tutto sommato è vero. La signora Silvana è una di queste evidentemente. “Se ciascuno ama il proprio quartiere, le cose vanno meglio. Una cosa che mi sento di dire alle persone è “Amate il vostro quartiere, perché se ciascuno lo ama e lo cura, le cose vanno meglio”. Non è difficile crederlo, poiché a quanto pare, la signora ha visto il quartiere letteralmente venire su, crescere, e spuntare le case.
Ha raccontato del resto che abita lì da una settantina d’anni. Ora pulisce un po’ il marciapiede, toglie il fogliame, ramaglie e si libera di un po’ di sterpaglie. Sembra che la signora ci pensi anche di notte e poi al mattino va a pulire. Però è chiaro che c’è anche un sottotesto in questa storia.
Silvana Fusato – Le vie di Vicenza
Una signora può portare via un po’ d’immondizia, ma poi le sterpaglie, i cespugli o i rami necessitano di un altro genere di intervento. Insomma, una squadra di operai e giardinieri con attrezzature adeguate, potrebbe risolvere molto di più. “Tutti devono fare la propria parte, sia il Comune, che deve tenere in ordine tutte le sue proprietà, non solo quelle più in vista, e anche i cittadini che devono sistemare i loro terreni. Qui dietro ci sono degli orti che sono stati lasciati praticamente in abbandono per tantissimo tempo e quando uno va al parco vede tutto messo male. Non è giusto”. Stiamo parlando di una persona che, quando è andata a vivere nel quartiere, non c’erano i lampioni e tanto meno la strada di oggi. La signora ha raccontato che la sua è stata una delle prime case costruite.
Immondizia abbandonata
Ha aggiunto che gli operai mettevano su i pali della luce anche con sette-otto gradi sotto zero. Lei porta loro del tè caldo e la dice lunga. E’ ovvio che avendo visto un quartiere nascere e crescere, le pianga il cuore osservare scorci di degrado. L’eco delle gesta della signora però e anche le sue parole sono giunte in sede amministrativa e chissà, forse vedremo le vie tirate a lucido!
