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Un tubo di 150 km sotto il Po per combattere la siccità

Un tubo di 150 km sotto il Po- Tubo E Acqua dall'alto Veneto

Un tubo di 150 km sotto il Po, un’impresa di ingegneria idraulica per arginare una siccità che avanza come l’arsura d’estate.

Un tubo di 150 km sotto il Po

Siamo alle battute finali, e questa sorta di by pass, collegherà i “benedetti” e preziosi pozzi pedemontani per portare risorse idriche al Delta, minacciato dalle acque del mare. Questa importate interconnessione, che farà da collegamento, tra la centrale di Ponte Molo e il Savec, sarà una mano santa per l’agricoltura. L’opera, secondo le previsioni garantirà la potabilizzazione dell’acqua senza dover ricorrere al prelievo dal Po. La gente del luogo ricorderà il dissalatore spagnolo noleggiato, altra iniziativa che ha salvato molto agricoltura e non solo.

Un tubo di 150 km sotto il Po- Tubo e Acqua per irrigazione
irrigazione

Molto attivo al riguardo il presidente della Regione Veneto Zaia. Il Savec precisamente è il Sistema acquedottistico del Veneto centrale, che pesca acqua di falda dal campo pozzi di Camazzole, direttamente nell’alveo del Brenta. Il tutto mentre la centrale di potabilizzazione di Ponte Molo, che sorge sul Po di Gnocca sulla sponda di Taglio di Po è a 150 chilometri di distanza.

Acqua potabile per il Delta del Po

E’ proprio quella che serve direttamente un bacino di almeno 30mila abitanti. La siccità non è cosa nuova, infatti, l’anno scorso la zona ha patito molto a causa della risalita delle acque salate. Lo è stata al punto che si è prima dovuta fermare, poi ha ripreso l’attività grazie a un dissalatore di cui accennavo noleggiato dalla Spagna.

Un tubo di 150 km sotto il Po - Tubi per lavorazione idraulica

Poi di nuovo uno stop a metà estate, perché l’acqua era davvero troppo salata per renderla potabile. Oggi invece, l’intervento in corso prevede anche l’attraversamento del Po di Venezia, con un tubo spinto in maniera tele controllata sotto l’alveo del fiume per circa un chilometro. Il tutto per sbucare presso la centrale di Ponte Molo. La conclusione dell’opera di connessione, finanziata con 2,8 milioni nell’ambito del Piano contro l’emergenza idrica, è prevista entro fine maggio. Il lavori ora sono in una fase “focale”, riguardando l’attraversamento del Po.

Ingegneria idraulica contro la siccità

Quindi, entro qualche settimana l’opera vedrà il “varo”. Si è voluto creare un collegamento fra uno dei territori più ricchi d’acqua del Veneto e località dove l’acqua dolce e potabile sta scarseggiando da troppo tempo. Il progetto è ardito e avveniristico e si cerca di giocare d’anticipo, riguardo, l’emergenza siccità potrebbe essere dietro l’angolo. Il progetto ha goduto di un finanziamento di 2,8 milioni con il piano del commissario per l’emergenza idrica 2022. Il Savec dal Veneto centrale, pesca acqua di falda dal campo pozzi di Camazzole, nell’alveo del Brenta. Collegamenti simili, in futuro dovranno essere un investimento da mettere in conto. Ovvero investire somme importanti per amministrare le acque nel Veneto, sarà sempre più una necessità. Ciò significa prevenire la siccità, combattendola giocando d’anticipo. Viviamo un’epoca in cui dobbiamo amministrare ogni singola goccia d’acqua, ricordandoci che in Italia ne sprechiamo ancora troppa.

Un tubo di 150 km sotto il Po per combattere la siccità ultima modifica: 2023-04-27T14:42:19+02:00 da simona aiuti

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