La bellissima cittadina di Marostica in provincia di Vicenza è diventata famosa in tutto il mondo grazie alla leggendaria partita di scacchi viventi. Questo evento ha luogo nel secondo fine settimana di settembre nella splendida cornice di Piazza degli Scacchi di Marostica. Si tratta di una piazza di forma rettangolare di ampie dimensioni. Ad impreziosire la piazza i lunghi portici e i due castelli che fanno da sentinella. Non dimentichiamo naturalmente la scacchiera pronta per ospitare moltissimi giocatori e visitatori appassionati. Eppure la storia di questa iconica piazza parte da molto lontano così come la leggendaria partita di scacchi, il cui primo scontro risale al lontano 1454.
Piazza degli scacchi di Marostica, la storia
Di impronta trecentesca, la progettazione di Piazza degli Scacchi iniziò nel 1311, quando il Signore di Verona Cangrande I della Scala occupò Vicenza. Il centro di Marostica venne quindi completamente ridisegnato. L’anno successivo il Signore Scaligero ordinò la realizzazione dei due castelli che fanno da sfondo alla piazza. Sotto il governo del pronipote Cansignorio invece venne eretta nel 1372 la cinta muraria a quattro porte.
Il primo castello ovvero quello inferiore si distingue per il grande torrione che domina la piazza. Diversamente il castello più grande vale a dire quello superiore si differenzia per le quattro torri più piccole che contornano la torre maggiore. Sono proprio infatti le sagome di questi due castelli a dare quell’aspetto riconoscibile alla piazza degli scacchi che l’ha portata nel corso delle decadi ad essere tanto amata.
La prima partita di scacchi viventi della storia
La prima partita di scacchi viventi della storia ha avuto luogo nel 1454 sotto il governo della Repubblica Serenissima della quale Marostica era uno dei centri più fedeli. Il primo scontro vide sfidarsi due prodi guerrieri ovvero Rinaldo D’Angarano e Vieri da Vallonara che si contesero la mano della bellissima figlia del Castellano Taddeo Parisio Lionora. Onde evitare che nello scontro vi fossero inutili spargimenti di sangue si optò per una più pacifica partita di scacchi. Il vincitore avrebbe quindi avuto l’onore di sposare la bella Eleonora, mentre al “perdente” sarebbe andata la mano della sorella Oldrada comunque molto bella.
in questa storia c’è un lieto fine perché Lionora in effetti era segretamente innamorata di uno dei due valenti cavalieri diede seppure in modo sommesso l’ordine al contado di illuminare il castello di una luce candida e tenue qualora fosse risultato vincente il guerriero che avrebbe conquistato il suo cuore. Una storia quindi di altri tempi che non smette di emozionare ancora oggi.
FONTE: sito ufficiale degli scacchi di Marostica
¡Cuánta historia nos transmite la foto! Gracias.
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